mercoledì 30 giugno 2010

CasaPound Italia: ‘ciao Pietro’, striscioni in tutta Italia per l’arrivederci a Taricone


Avellino, 30 giugno – ‘’Muore giovane chi è caro agli dei, ciao Pietro’’. Così CasaPound Italia ha salutato Pietro Taricone, morto nella notte tra lunedì e martedì dopo il tragico incidente che lo ha coinvolto durante un lancio con il paracadute.
In più di venti di città, da Palermo a Torino, i militanti di Cpi hanno affisso striscioni firmati con la tartaruga per ricordare l’attore, legato a CasaPound da un’amicizia che aveva portato, proprio grazie al suo aiuto, alla nascita della squadra di paracadutismo sportivo dell’associazione, il ‘Gruppo Istinto rapace’.
‘’Ci mancheranno il suo entusiasmo, il suo coraggio, la sua voglia di costruire, la sua generosa sfrontatezza - afferma Gianluca Iannone, presidente di CasaPound Italia - Ci mancheranno il suo senso di libertà e il suo sorriso. A Pietro va il nostro abbraccio grande come tutta la penisola’’.

venerdì 18 giugno 2010

Resoconto "Francesco Cecchin, 31 anni senza giustizia"


Il Direttivo Provinciale di CasaPound Italia vi porta all’attenzione il resoconto del delicato dibattito culturale svoltosi all’interno della gremita sala consiliare del Comune di Nusco, intitolato “Francesco Cecchin 31 anni senza giustizia” .Il Presidente Provinciale irpino Valerio Criscuoli dichiara agli organi di stampa: “Siamo soddisfatti della manifestazione e dell’ospitalità del Sindaco Giuseppe de Mita, che ringraziamo per il suo intervento e per la disponibilità al dialogo costruttivo e soprattutto per essersi fatto garante per l’organizzazione del prossimo dibattito, aperto soprattutto a tutta la sinistra, affinché l’odio ideologico sia cancellato con il dialogo e il confronto culturale”. Il convegno ha riportato alla luce il dramma di Francesco Cecchin, il giovane militante del Fronte della Gioventù, assassinato a Roma ben trentuno anni fa. I lavori si sono svolti in un clima di serenità, nonostante la tematica fosse incentrata su una vicenda giudiziaria che dopo ben 31 anni non ha scritto la parola giustizia. CasaPound ha impostato le linee guida del discorso sul totale rigetto verso la violenza e l’odio, rispondendo ai vari episodi d’intolleranza con il sorriso sulle labbra e le tante azioni sociali, ricreative e culturali svolte nell’interesse del popolo italiano. Il direttivo ringrazia gli intervenuti per aver partecipato al libero confronto, costruendo un’analisi storica e politica su quegli anni, definiti di piombo. Si è aperta, quindi, una discussione sulla difficile storia del Movimento Sociale Italiano, grazie alla presenza di esponenti come Massimo Abbatangelo, deputato missino per quasi 30 anni, oggi dirigente de La Destra di Storace, di Giovanni D’Ercole, capogruppo del Pdl in consiglio comunale ad Avellino ed Ettore De Conciliis, presidente regionale campano della Giovane Italia. Inoltre, è stato prezioso l’intervento di Marina Simeone, fondatrice dell’associazione “Generoso Simeone” di Benevento, che ha rispolverato il Dossier Francesco Cecchin e la sua assurda vicenda giudiziaria. In seguito, Luca Lezzi, responsabile regionale della cultura per Cpi, ha ricollegato la violenza di ieri con quella dei nostri giorni, che ha rischiato di trasformarsi in tragedia proprio a Napoli, con un militante ferito da ben cinque coltellate, durante il corteo del Primo Maggio. Mentre Simone Di Stefano, vicepresidente nazionale di Cpi, ha lanciato un chiaro messaggio di pacificazione tra la gioventù, invitando soprattutto le istituzioni a condannare gli episodi di brutalità, cercando in tal modo di vivere la politica senza odio per evitare un’inutile spirale di violenza. Interessante l’analisi di Walter Manzella, dirigente del Fronte della Gioventù irpino, che ha ricordato il clima vissuto in passato e ha portato i saluti della famiglia Cecchin, commossa dall’impegno di tanti giovani che all’epoca dei fatti non erano nemmeno nati, ma che hanno raggiunto Nusco, da tutta la Campania, spinti dalla voglia di onorare la memoria di un diciassettenne ucciso dall’odio politico. Infine, il presidente Criscuoli, soddisfatto per la riuscita dell’evento, illustra le prossime iniziative: “Vogliamo ricordare Francesco con l’intitolazione di strade a suo nome sul tutto il territorio provinciale, infatti, abbiamo già presentato, tramite Giovanni D’Ercole, una richiesta al Comune di Avellino e prossimamente la invieremo al Sindaco Giuseppe De Mita e a Donato Cataldo, Primo cittadino di Aquilonia”. “Siamo davvero felici- conclude il presidente provinciale- di aver riportato in primo piano quella tragedia, parlando ai tanti giovani presenti, invitandoli a cercare sempre il confronto e non lo scontro contro chi la pensa in maniera differente”.

martedì 15 giugno 2010

"Francesco Cecchin, 31 anni senza giustizia"


Il Direttivo Provinciale di CasaPound Italia Avellino informa la gentile e pluralista stampa che domani 16 giugno alle ore 19, si terrà una conferenza storico culturale dal titolo "Francesco Cecchin, 31 anni senza giustizia", all'interno della Sala Consiliare del Comune di Nusco in via San Giovanni. All'importante appuntamento parteciperanno Giuseppe De Mita, Sindaco di Nusco, Donato Cataldo, Sindaco di Aquilonia, Giovanni D'Ercole, capo gruppo del Pdl al consiglio comunale di Avellino, Ettore De Conciliis, vicepresidente della provincia irpina e presidente regionale campano della Giovane Italia del Pdl, Antonio Mazzella, capo della segreteria politica nazionale de La Destra di Storace e dirigente del partito a Caserta, Marina Simeone, presidentessa dell'associazione intitolata a Generoso Simeone, che opera a Benevento, Gianfranco Della Rossa, fondatore della casa editrice Diana, Walter Manzella e Umberto Imbriani, ex dirigenti della Federazione irpina del Fronte della Gioventù.Inoltre, parleranno per la nostra associazione di promozione sociale, Emmanuela Florino, responsabile regionale Cpi Campania, Enrico Tarantino, Hmo Napoli, Guido D'Amore, Cpi Salerno Futurista, Matteo Cobalto, Cpi Costiera Futurista, Marco Galluccio, responsabile campano del Blocco Studentesco Università e Simone Di Stefano, vicepresidente nazionale di CasaPound. Inoltre dovrebbero prendere la parola alcuni a personaggi storici del Movimento Sociale Italiano e del Fronte della Gioventù campani. L' incontro culturale nasce per onorare la memoria del giovane irpino Francesco Cecchin, assassinato a Roma il 16 giugno del 1979, in seguito ad una violenta aggressione, che gli costò 19 terribili giorni di agonia.Il Presidente Valerio Criscuoli dichiara agli organi di stampa che: "ricordare Francesco per noi è soprattutto un momento di riflessione su quella tragedia. All'evento parteciperanno svariate personalità del mondo della politica che porteranno il loro punto di vista sulla vicenda, proponendo le future iniziative, aperte a 360°, per onorare la memoria del giovane caduto. La morte di Francesco rappresenta una dolorosa ed oscura pagina della storia d’Italia, che dopo ben trentuno anni non trova una soluzione ai tanti interrogativi rimasti irrisolti e caduti nell’oblio. Per noi il sacrificio di Francesco deve essere oggi un insegnamento per le future generazioni, affinché la violenza di matrice politica venga combattuta con il dialogo, la riflessione ed il rispetto reciproco tra le “opposte fazioni”. Il messaggio che vogliamo veicolare- sottolinea Criscuoli- è il rigetto totale verso qualsiasi orma di violenza e odio. Il nostro obiettivo, quindi, è quello di costruire, con l’aiuto di tutti, un percorso di confronto culturale fra giovani di oggi e le persone che hanno vissuto proprio quei difficili anni. Vogliamo coinvolgere la cittadinanza, senza etichette partitiche, improntando il discorso in maniera aperta e intelligente. Tutto ciò senza i paraocchi dell’estremismo, che ripudiamo perché rappresenta l’antitesi alla linea aperta e futurista che caratterizza il nostro movimento. Chiediamo giustizia per il Caso Cecchin e difenderemo il suo ricordo con una miriade di azioni culturali e ricreative”.Cordiali saluti.