lunedì 6 giugno 2011

Referendum: ‘mani sporche’ nelle fontane, blitz CasaPound per il sì ai due quesiti sull’acqua



Avellino, 7 giugno – Unghie nere su una mano che dovrebbe essere quella, curata, di un manager, con tanto di camicia dal polsino inamidato e giacca blu. Questa l’immagine rappresentata sui volantini lasciati galleggiare nelle fontane pubbliche di una cinquantina di città in tutta Italia, ad Avellino colpita la storica fontana di piazza libertà e piazza San Ciro per dire ‘no’ alle ‘’mani sporche’’ dei privati sull’acqua.


A lanciare il messaggio è CasaPound Italia, impegnata a favore del sì ai due referendum sull’acqua del 12 e 13 giugno prossimi con una campagna che è solo l’ultimo atto di una battaglia, quella per l’acqua pubblica, che l’associazione porta avanti da anni e che l’ha vista in prima fila sul territorio, con iniziative in tutta Italia: dalle fontane sequestrate in Friuli nel 2010 per dire ‘’le acque sono sociali non capitali’’ alla giornata di mobilitazione regionale a sostegno della gestione pubblica del servizio idrico del novembre scorso a Rieti, dal simbolico tour delle sorgenti naturali in Valdelsa all’ultima iniziativa, quella di Sassari, dove solo pochi giorni fa i militanti di Cpi hanno regalato mille bottigliette d'acqua e distribuito centinaia di volantini per sensibilizzare la popolazione sul referendum.


‘’L’acqua è per definizione un bene pubblico, che, proprio perché appartiene a tutti, deve necessariamente essere sganciato dalle logiche del mercato e del profitto - sottolinea Cpi - Svenderla ai privati non solo non rappresenta una soluzione ai problemi di mala gestione, ma è eticamente sbagliato e dunque inaccettabile. Per questo l’invito di CasaPound Italia è a votare due sì convinti a entrambi i quesiti sull’acqua pubblica in occasione del referendum di domenica 12 e lunedì 13 giugno’’.

venerdì 1 aprile 2011

Dal Risorgimento alla Guerra in Libia: 150 anni di Unità nazionale



Il Direttivo Provinciale Irpino di CasaPound Italia informa gli organi di stampa che sabato due aprile 2011, avrà luogo una conferenza storica e di attualità politica che si terrà all’interno del Centro Sociale “Samatha Della Porta” ad Avellino in Via Morelli e Silvati.Il titolo dell’appuntamento è “Dal Risorgimento alla Guerra in Libia: 150 anni di Unità nazionale...65 anni senza sovranità popolare” ed avrà inizio alle ore 17e 30.Parteciperanno al delicato incontro: Andrea Antonini, Vicepresidente Nazionale CasaPound Italia Valerio Criscuoli, Presidente provinciale CPI Avellino, Giovanni D’Ercole, dirigente del Popolo delle Libertà e consigliere comunale città di Avellino, Antonio Mazzella, componente ufficio politico nazionale de “La Destra” e Giovanni Damiano, docente e scrittore;“Il tema della conferenza, precisa Valerio Criscuoli, responsabile irpino di Cpi, sarà indirizzato sulla storia dell'Unità d'Italia e allargheremo il discorso parlando della Sovranità nazionale italiana, dando spazio ad un’analisi geopolitica sull'attualità della guerra in Libia e sul ruolo della nostra Penisola, soprattutto in queste ore difficili per tutto il Mediterraneo, partendo proprio dal lontano 1861”.


“Infatti, dopo i lavori, inviteremo i presenti ad un faccia a faccia sulla questione libica, soprattutto perevidenziare le varie posizioni dei partiti politici e dei movimenti presenti”. In conclusione Criscuoli ribadisce che "l’appuntamento del 2 aprile sarà l’ennesima occasione per portare avanti un discorso culturale nuovo, aperto e che cerca di affrontare aspetti scomodi, fuori dagli schemi omologati e dai classici stereotipi fuorvianti”.

domenica 20 marzo 2011

Unità d’Italia: piovono Tricolori sulle città italiane, flash mob


Avellino, 17 marzo – Piovono tricolori sulle città italiane. Dal Nord alSud oggi si sono visti volteggiare nei cieli del Belpaese migliaia divolantini verdi, bianchi e rossi lanciati dai tetti dei palazzi, dalleterrazze dei monumenti, dalle finestre delle fabbriche per festeggiarei 150 anni dell’Unità d’Italia. Una ‘pioggia’ di bandierine con suscritto ‘W l’Italia’ che hanno invaso strade, piazze e scalinategrazie a un centinaio di flash mob organizzati da CasaPound Italia lungo tutta la penisola, dal Brennero alla Sicilia.
Sul fronte del volantino solo una scritta, ‘W l’Italia’, mentre sulretro Cpi dice la sua su cosa vuol dire essere italiani: ‘’Tu non seiuna barzelletta, una ricetta, un monumento – si legge sul manifestino- Tu non sei ‘l'arte di arrangiarsi’ e il ‘chi te lo fa fare’. Tu nonsei una pizza o una gondola, come ti vorrebbero all'estero. Tu non seile divisioni artificiose, i particolarismi, i menefreghismi. Tu nonsei la tua mafia, la tua burocrazia, il tuo Vaticano. Tu non sei vile,inutile e corrotto come il tuo Parlamento. Tu non sei ruffiano,parolaio e banale come la tua tv. Tu non sei rapace e banditesco comele tue banche. Tu non sei narciso e vuoto come la tua classeintellettuale. Tu non sei arrendevole, pauroso, sottomesso come tivorrebbero. Tu sei italiano. E hai una rivoluzione da fare’’.

venerdì 25 febbraio 2011

CASAPOUND PROTESTA CONTRO EQUITALIA. STRISCIONI IN TUTTA ITALIA DAVANTI ALLE SEDI


Mutande, calzini e altri oggetti "pignorati" lasciati contro i comportamenti scorretti dell'agenzia di riscossione.
Avellino, 25 Febbraio - Questa notte CasaPound Italia ha messo a segno una protesta contro Equitalia e i suoi metodi di riscossione. Davanti alle sedi del concessionario alla riscossione sono stati appesi striscioni riportanti la frase “(IN)EQUITALIA PIGNORA ANCHE QUESTO”, oltre a numerose mutande, calzini ed altra biancheria intima anch’essa appesa intorno alle sedi con i cartelli “PIGNORATO DA EQUITALIA”. I militanti di CasaPound, inoltre, hanno distribuito un pieghevole nel quale sono stati evidenziati i motivi della protesta e le proposte di CasaPound Italia per arrestare i comportamenti scorretti perpetrati da Equitalia, che verra' distribuito anche sabato in molte province della Campania.“Equitalia - dichiara Emmanuela Florino, coordinatore regionale di CasaPound Italia - in appena 5 anni ha raddoppiato gli incassi e nel 2009 circa l’80% delle entrate proviene da piccolissimi contribuenti. Persone con le quali Equitalia fa cassa iscrivendo ipoteche sulle loro abitazioni anche per importi inferiori agli 8.000 euro, lasciando così migliaia di famiglie di fronte ad un bivio drammatico: finire nelle mani degli usurai oppure perdere la casa all’asta giudiziaria”.
“Inoltre - prosegue il coordinatore di CPI - Equitalia persiste nel pignorare beni strumentali e crediti alle imprese. Ma come pensa di riscuotere da un'impresa se le tolgono gli strumenti di lavoro? E che fine faranno i lavoratori?A ciò aggiungiamo anche altri due aspetti, grotteschi: Equitalia applica il tasso medio applicato dalle banche sui prestiti (quindi molto più alto) incassando interessi pesantissimi e, inoltre, preferisce vessare chi magari ha poco da pagare ma ha qualche bene da pignorare piuttosto che i veri delinquenti, cioè i veri milionari che però hanno nascosto i propri beni.E per per il futuro c’è un altro rischio: è stata concessa la possibilità ad Equitalia di effettuare indagini finanziarie, così nel tempo potrebbe vedersi riconosciuto il potere di pignorare direttamente i conti correnti senza preavvertire il contribuente”.“CasaPound Italia - conclude CasaPound Campania - non è dalla parte degli evasori fiscali, anzi, siamo sempre stati convinti che l’evasione fiscale sia una vera piaga sociale che va combattuta in modo serio e inflessibile. Ma ciò non ci impedisce di notare che nella riscossione coattiva delle imposte vi sia un comportamento iniquo di Equitalia e riteniamo che sia corretto e doveroso contemperare l’art. 53 della Costituzione con il diritto al lavoro previsto all’art. 4 e con il diritto alla proprietà dell’abitazione previsto dall’art. 47, comma 2. Ecco perché proponiamo di impedire ad Equitalia di iscrivere ipoteche su immobili destinati ad abitazione principale per crediti inferiori ad almeno il 30% del valore dell'immobile stesso, e comunque per un valore minimo non inferiore ai 15.000 euro, di applicare il tasso di interesse legale nella rateazioni dei crediti, di revocare la possibilità di condurre indagini finanziarie da parte di Equitalia e di diminuire la percentuale pagata ad Equitalia sui piccoli crediti riscossi raddoppiando la percentuale sui grandi crediti per incentivare l’ente di riscossione a perseguire i grandi evasori".
Su motivi e proposte della protesta CasaPound Italia da' appuntamento c/o i propri gazebo che verranno allestiti in quasi tutte le province della Campania a partire proprio da questo sabato, 27 febbraio, e mettera' a disposizione il proprio servizio nazionale "Dillo a CasaPound", un numero di telefono (3775176329) al quale potranno rivolgersi tutti i cittadini per avere consulenze e informazioni necessarie."

mercoledì 23 febbraio 2011

CasaPound Avellino a difesa degli animali contro i circhi!



Nella notte gli attivisti dell’associazione culturale e di promozione sociale CasaPound Italia hanno affisso diversi striscioni recanti lo slogan “Al circo gli animali non si divertono”. Oltre lo stemma della tartaruga frecciata ha fatto per la prima volta la propria comparsa in Irpinia anche la sigla ambientalista legata a Cpi nominata La foresta che avanza.“Chi rispetta gli animali- afferma la nota del direttivo provinciale - non può accettare lo svolgimento di spettacoli che li privino della loro libertà e dignità. La nostra è una provocazione rivolta ad una società contraddittoria che pur commuovendosi alla vista dei maltrattamenti degli animali non può fare a meno di divertirsi a loro discapito.”
“CasaPound Italia - continua la nota- propone la modifica della legge 163/85 del “Fondo Unico per lo Spettacolo” che destina 1,5% del suo budget ai circhi. Riteniamo necessario che solo chi pratica l’attività’ circense senza sfruttare e rinchiudere gli animali debba percepire questi fondi. Il divertimento passa anche attraverso il rispetto e la responsabilità di ognuno di noi.”

lunedì 7 febbraio 2011

CPI AVELLINO e BS IRPINO: ONORANO i MARTIRI DELLE FOIBE!


Il Direttivo Provinciale di CasaPound Avellino e del Blocco Studentesco Irpino rivendica l’azione commemorativa per i martiri delle Foibe portata a termine sabato 5 Febbraio all'incrocio tra Corso Europa e via Giacomo Matteotti, che anticipa quella nazionale del 10 febbraio e non solo. I militanti avellinesi hanno srotolato uno striscione con su scritto Foibe io non scordo, presidiando la centralissima zona, diffuso centinaia di volantini, lasciando una corona di fiori ai piedi del monumento ai Caduti per la Patria: “Dopo alcuni anni il 10 febbraio è stato istituito il giorno del ricordo, per commemorare le vittime delle foibe- recita il volantino firmato Cpi e Bs. Tra il 1943 e il 1945, sul confine orientale italiano le truppe slave guidate dal maresciallo Tito, con la complicità e il silenzio dei partigiani comunisti uccisero oltre 20 mila persone, tra cui donne, bambini e anziani, costringendone altre 350 mila all’esilio a guerra finita, da zone storicamente italiane come Fiume, Istria e Dalmazia”.

“Avellino e l’Irpinia non hanno dimenticato il massacro patito dai nostri Connazionali- dichiara il responsabile provinciale di CasaPound Avellino Valerio Criscuoli. Registriamo un forte interesse e la partecipazione popolare degli avellinesi. Tutto ciò è il frutto di una vistosa crescita della nostra giovane comunità che pensa a costruire e non a distruggere, punta al dialogo e allo scontro culturale, difende un’Idea e vive il presente, senza accettare provocazioni di alcun genere”.

In prima linea le studentesse e gli studenti del Blocco Studentesco. Marco Galluccio, responsabile regionale della comunità che come simbolo ha il Fulmine cerchiato, afferma che “il Blocco Studentesco Irpino anche quest'anno si sta prodigando per informare e far in mondo che la Giornata del ricordo, instituita nel 2004, non sia un ennesimo evento vuoto e privo di contenuti. I nostri militanti sabato si sono attivati per la prima manifestazione in piazza, ma continueremo con volantinaggi, affissioni e conferenze organizzate all'interno delle scuole superiori”.Inoltre, tutti i siti non conformi irpini si mobiliteranno in rete per celebrare il giorno del Ricordo, giovedì 10 febbraio dalle dieci alle undici. Centinaia di siti internet, blog, forum e migliaia di profili Facebook e Myspace, corredati dal Tricolore listato a lutto, osserveranno un’ora di silenzio nel rispetto degli italiani caduti per mano dei partigiani titini. La manifestazione virtuale, arrivata alla quarta edizione, è promossa da CasaPound Italia, in collaborazione con Novopress Italia, NoReporter e Radio Bandiera Nera.