mercoledì 25 agosto 2010

ANTONIO SACCO PRESENTE!


Il Direttivo provinciale Irpino dell’associazione di promozione sociale CasaPound Avellino porta all’attenzione degli organi di informazione il resoconto del dibattito socioculturale intitolato alla memoria di Antonio Sacco, vittima del lavoro nella tragedia di Marcinelle, in Belgio, dell’8 Agosto 1956.


“La manifestazione è riuscita a centrare l’obiettivo prefisso- dichiara il Presidente Provinciale Valerio Criscuoli- ossia quello di onorare degnamente Antonio, dopo anni di oblìo, anche affrontando il problema delle morti bianche e dell’emigrazione, con interventi di spessore, che hanno informato la platea sulla situazione odierna che vivono migliaia di giovani operai italiani”.La nuova aula consiliare, intitolata proprio ad Antonio, ha ospitato gli interventi di Filuccio Tangredi, Sindaco di Cervinara, Giuseppe Ragucci, Vicesindaco, Pellegrino Casale, Presidente del Consiglio Comunale, Domenico Cioffi, Assessore Lavori Pubblici, Giuseppe Garofano, assessore alla Cultura, Francesco Viola, Capogruppo maggioranza, Giuseppe Mazzariello, nipote di Antonio e membro della coalizione Insieme per Cervinara e Alfredo Marro, Direttore del mensile "Il Caudino". I partecipanti hanno, pertanto, analizzato il contesto sociale delle morti bianche, da tutti i punti di vista, raccontando le proprie esperienze di vita e illustrando le normative a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, senza tralasciare la piaga dell’emigrazione che blocca la rinascita di molte zone del Meridione, tra cui la Valle Caudina, tornata a livelli preoccupanti di emigrazione giovanile.

Le parole di Agostino Sacco, venuto dal Belgio per onorare la memoria del fratello e ringraziare i giovani di CasaPound Italia e della Comunità Militante Caudina 451, sono state delle schegge nei cuori dei presenti, per la loro genuinità e per la voglia di ricordare il sacrificio di un sedicenne sepolto vivo dalle macerie di una miniera, simbolo delle morti bianche degli italiani nel mondo.Si è parlato anche della situazione sociale degli Italiani all’estero, che dopo la tragedia di Marcinelle, hanno iniziato ad essere considerati esseri umani e non più schiavi, per le assurde politiche economiche del dopoguerra, dove i nostri operai venivano trattati come merce di scambio.

“Le dolorose tematiche delle morti e degli infortuni sul lavoro rappresentano una scottante realtà- dichiara Criscuoli- insieme all’emigrazione e alla fuga di cervelli che è in costante crescita. Cervinara ha iniziato un nuovo ciclo, caratterizzato dalla voglia di affrontare qualunque piaga sociale e cercare soluzioni concrete con il dialogo costruttivo e aperto a tutti. Abbiamo stretto un patto d’Onore con Agostino Sacco, ossia lavoreremo per scrivere un libro da diffondere nelle scuole per difendere la memoria di Antonio, cercheremo di far intitolare una strada di Cervinara al nostro eroe ed erigeremo un monumento in suo ricordo. CasaPound Avellino continuerà a difendere la classe operaia e la salute dei lavoratori senza soste. Infine, in merito al vile attacco mediatico lanciato da sedicenti esponenti di Rifondazione Comunista, che ci hanno etichettato come violenti, razzisti, xenofobi e portatori d’odio, noi rispondiamo a queste deliranti accuse con il sorriso sulle labbra ed invitiamo questi personaggi a svegliarsi e a collaborare sul fronte sociale, perché c’è bisogno dell’aiuto di tutti. La risposta positiva di tanti giovani, che hanno espresso la loro solidarietà nei nostri confronti dopo queste accuse diffamanti, è una piccola vittoria che ci spinge a continuare sulla strada del dialogo e del confronto civile, ma anche dello scontro culturale. Eppure, nel recente passato, abbiamo collaborato con Rifondazione Comunista, per la raccolta di materiale per i terremotati in Abruzzo e su parecchie questioni ambientali, come l’amianto e l’elettrodotto. Evidentemente con quel comunicato, che tra l’altro è stato copiato, anche male, da una nota simile apparsa qualche mese prima su Parco Palatucci di Avellino, i Neocomunisti hanno voluto rovinare tutto ciò di buono che la comunità cervinarese aveva costruito. Superare gli steccati ideologici per noi è stata un vittoria. Per loro una vergogna.

Perciò, agiremo per vie legali, perché essere diffamati e accusati di azioni deliranti è uno smacco- conclude Criscuoli- che non possiamo tollerare, soprattutto perché si è cercato di offuscare il tema del dibattito, ossia la vicenda di Antonio Sacco e del Proletariato italiano, abbandonato dalla politica nazionale e dalla pseudo sinistra”.

lunedì 16 agosto 2010

CasaPound Avellino onora Antonio Sacco


Il Direttivo Provinciale Irpino di CasaPound Italia informa gli organi di stampa che la mattina dell’8 agosto 2010 sono stati esposti due striscioni commemorativi a Cervinara per onorare la memoria di Antonio Sacco, il giovane cervinarese morto nella tragedia di Marcinelle in Belgio, dove nel 1956 crollò una miniera del Bois du Cazier, provocando la morte di ben 262 operai, inghiottiti dalle macerie a 975 metri di profondità.Antonio Sacco, purtroppo da allora, è il simbolo delle morti bianche sul lavoro degli italiani all’estero, che nel dopo guerra emigrarono per sopravvivere, sfidando condizioni di lavoro vergognose, senza alcuna garanzia per la loro incolumità e senza nessuna tutela per la loro salute.“CasaPound Avellino e la Comunità Militante Caudina 451- dichiara il Presidente provinciale Valerio Criscuoli- hanno voluto ricordare il giovane operaio, morto alla tenera età di sedici anni, con un’azione provocatoria. Abbiamo scelto di esporre i due striscioni, senza specificare la dolorosa storia vissuta dal nostro concittadino. Costatando che la maggior parte della cittadinanza, soprattutto i più giovani, non sono informati sul caso, sentiamo l’esigenza di continuare la lotta a difesa del proletariato italiano organizzando un dibattito culturale sulla sua figura, ma non solo. La Tragedia dell’8 agosto 1956, che dal 2001 si è trasformata nella Giornata nazionale del Sacrificio del lavoro Italiano nel Mondo, rappresenta anche un momento di riflessione sull’odierno contesto sociale della provincia di Avellino, ricca di morti bianche sul lavoro, caratterizzata da un precariato dilagante e da una nuova e forte ventata di emigrazione giovanile che ha riportato l’Irpinia quasi ai livelli del dopo guerra, secondo le statistiche nazionali”.Il Dibattito culturale dovrebbe tenersi Sabato 21 agosto nella nuova Sala Consiliare di Cervinara, alle spalle di Piazza Trescine, intitolata nel 2006 proprio ad Antonio Sacco. Nei prossimi giorni divulgheremo i nomi dei partecipanti, ma possiamo anticipare la presenza del Sindaco Filuccio Tangredi e di molti esponenti della maggioranza, nonché Alfredo Marro, direttore del mensile “Il Caudino” e il dottor Giuseppe Mazzariello, giovane esponente della lista civica “Insieme per Cervinara”, parente diretto di Antonio Sacco. Infine, il Presidente Criscuoli dichiara che “abbiamo ricevuto una toccante lettera di ringraziamento per l’azione, targata CasaPound, proprio dal dottor Mazzariello, che ci ha messo in contatto con la famiglia Sacco e, infatti, il fratello Agostino dovrebbe essere presente al convegno, lui che vive ancora in Belgio e che tornerà a Cervinara per discutere di questa triste pagina di storia dei nostri emigranti”