lunedì 2 luglio 2012

Avellino:inizia la raccolta firme di CasaPound Italia contro Equitalia

I militanti dell’associazione stanno portando avanti una campagna di informazione finalizzata a rendere noti i comportamenti scorretti perpetrati da Equitalia. “Nel corso dei prossimi mesi, verranno distribuiti in tutta la città dei volantini informativi sui motivi per i quali stiamo protestando - afferma la nota del direttivo provinciale di CasaPound Avellino - Equitalia in appena 5 anni ha raddoppiato gli incassi e nel 2009 circa l’80% delle entrate è arrivato da piccolissimi contribuenti. Persone con le quali Equitalia fa cassa iscrivendo ipoteche sulle loro abitazioni anche per importi inferiori agli 8.000 euro, lasciando così migliaia di famiglie di fronte ad un bivio drammatico: finire nelle mani degli usurai oppure perdere la casa all’asta giudiziaria”.“Inoltre - prosegue la nota - Equitalia persiste a pignorare beni strumentali e crediti alle imprese. Ma come pensa di riscuotere da un’impresa se le tolgono gli strumenti di lavoro? E che fine faranno i lavoratori? A ciò aggiungiamo anche altri due aspetti, grotteschi: Equitalia applica il tasso medio applicato dalle banche sui prestiti (quindi molto più alto) incassando interessi pesantissimi e, inoltre, preferisce vessare chi magari ha poco da pagare ma ha qualche bene da pignorare piuttosto che i veri delinquenti, cioè i milionari che però hanno nascosto i propri beni. E per il futuro c’è un altro rischio: è stata concessa la possibilità ad Equitalia di effettuare indagini finanziarie, così nel tempo potrebbe vedersi riconosciuto il potere di pignorare direttamente i conti correnti senza preavvertire il contribuente”.“CasaPound Italia – conclude la nota del direttivo provinciale - non è dalla parte degli evasori fiscali, anzi, siamo sempre stati convinti che l’evasione fiscale sia una vera piaga sociale che va combattuta in modo serio e inflessibile. Ma ciò non ci impedisce di notare che nella riscossione coattiva delle imposte vi sia un comportamento iniquo di Equitalia e riteniamo che sia corretto e doveroso contemperare l’art. 53 della Costituzione con il diritto al lavoro previsto all’art. 4 e con il diritto alla proprietà dell’abitazione previsto dall’art. 47, comma 2. Ecco perché proponiamo di impedire ad Equitalia di iscrivere ipoteche su immobili destinati ad abitazione principale per crediti inferiori ad almeno il 30% del valore dell’immobile stesso, e comunque per un valore minimo non inferiore ai 15.000 euro, di applicare il tasso di interesse legale nella rateizzazione dei crediti, di revocare la possibilità di condurre indagini finanziarie da parte di Equitalia e di diminuire la percentuale pagata ad Equitalia sui piccoli crediti riscossi raddoppiando la percentuale sui grandi crediti per incentivare l’ente di riscossione a perseguire i grandi evasori”.




domenica 1 luglio 2012

Tv: ‘Ciao Pietro’, sui muri di 50 città italiane l’omaggio di CasaPound a Taricone

Avellino, 29 giugno – Striscioni in tutta Italia per ricordare Pietro Taricone a due anni dalla morte. "A te che vivi tra le nuvole e brilli più d'ogni stella... Ciao Pietro" è la scritta comparsa su muri e cavalcavia in una cinquantina di città dal Nord al Sud del Paese: un omaggio all’attore di origini casertane scomparso il 29 giugno 2010 firmato da CasaPound Italia e dal ‘Gruppo Istinto Rapace’, la squadra di paracadutismo sportivo di Cpi che era stata tenuta a battesimo proprio da Taricone nel febbraio del 2010.



‘’Anche quest’anno – spiega CasaPound Italia in una nota – abbiamo voluto tributare il nostro omaggio a Pietro, che, da uomo libero, si è avvicinato al nostro movimento con curiosità e ha finito per diventare nostro amico in meno di 24 ore. Coraggioso, altruista, impulsivo, Pietro ci ha aiutati a mettere su Istinto Rapace, il gruppo di paracadutismo sportivo della nostra associazione, e a trovare il modo per rendere accessibile a tutti uno sport costoso, d’elite, solo per la voglia di condividere un’esperienza che gli aveva cambiato la vita, quel gusto di ‘saltare’ del quale non si stancava mai di parlare. Sono passati due anni dalla sua morte, ma per noi Pietro è ancora qui: rivediamo il suo sorriso nell’impegno dei volontari di Cpi al lavoro nelle tendopoli dell’Emilia Romagna, nell’entusiasmo contagioso con cui i ragazzi del Blocco studentesco conquistano scuole e università, nella gioiosa determinazione di chi ogni giorno fa politica nelle strade sotto la bandiera con la tartaruga frecciata’’.